Il Counselling
per l'ASPIC

Cosa Facciamo


Il counselling è una relazione di aiuto versatile e si presenta come uno strumento utilizzabile non solo da psicologi e psicoterapeuti, ma anche da chi è chiamato ad aiutare persone, gruppi, comunità, ad affrontare e risolvere problemi.Da oltre 20 anni l’ASPIC forma Counsellor, nella convinzione che questa figura professionale racchiuda in sé potenzialità applicative di grande efficacia ed estensibilità occupazionale, e che costituisca una risposta qualificata alle sollecitudini dei cambiamenti socioculturali del nostro tempo. Il modello di riferimento dell’ASPIC si mostra di particolare rilievo ed efficacia in questo momento culturale e scientifico, in quanto utilizza come pilastro fondante l’integrazione pluralista di tecniche ed approcci. “L’integrazione pluralista” può essere considerata come un incontro trasversale di approcci, tecniche, metodologie, teorie, integrate tra loro secondo un’attitudine pluralistica ed in continua evoluzione. La novità e l’eccezionalità di tale metodica sta nel fatto che attraverso l’integrazione dei metodi e delle teorie, l’intervento di aiuto si orienta non tanto partendo dalla teoria di riferimento, quanto tenendo nella dovuta considerazione il cliente con il suo vissuto fenomenologico ed i problemi che questi porta nella relazione. L’integrazione si mostra essere la nuova tendenza internazionale e che, anche grazie alle numerose ricerche che hanno dimostrato che nessun approccio terapeutico è chiaramente superiore ad un altro, cerca di superare sia la fede in un’unica teoria terapeutica sia l’eclettismo tecnico e di arrivare ad una sintesi di alcuni sistemi teorici che serva da cornice di riferimento concettuale.I nostri modelli di riferimento sono: la Psicologia Umanistica e di Comunità, l’indirizzo Fenomenologico-Esistenziale, l’Approccio Rogersiano, la Gestalt, l’Analisi Transazionale, l’Approccio Sistemico–Relazionale. Molte ricerche hanno dimostrato l’insostenibilità dell’efficacia assoluta di un trattamento rispetto a un altro, per cui l’attenzione è sempre più orientata a quei fattori comuni di cambiamento che attraversano in modo trasversale tutti i modelli terapeutici e convergono nell’area della relazione qualitativa Tutto ciò affinché il counselor nell’osservare a livello fenomenologico quanto accade nel qui ed ora della relazione e nel rispetto dei bisogni emergenti, modula l’uso di tecniche e si costruisce una mappa del trattamento unica ed originale a misura delle esigenze del cliente. Nel contesto delle relazioni di aiuto, è possibile ipotizzare una linea di “specializzazione” progressiva che parte dalle relazioni proprie della vita quotidiana per arrivare a forme di aiuto via via più complesse, che si definiscono, a seconda del loro grado di strutturazione o di “profondità”, come counseling e psicoterapia. Sebbene una netta separazione fra queste forme di aiuto non esista, possiamo definire la psicoterapia come cura di disfunzioni o patologie di personalità, mentre il counseling come un intervento in ambiti forse non così ardui ma senz’altro più estesi, nei quali l’aiuto è necessario anche a prescindere dalla patologia e la difficoltà nasce piuttosto per effetto dell’interazione fra fattori personali (interni) e fattori di vita (esterni), cosicché la persona è incapace di gestire situazioni più o meno oggettivamente complicate. Il nostro quadro di riferimento teorico è di tipo integrato Le aree di intervento del Counseling, attraverso l’attività di counselor individuale, di coppia o di gruppo, sono molteplici: agenzie formative, studi privati, ospedali, scuole, università, aziende, comunità religiose e sportive., ecc. Soprattutto nell’ambito del lavoro, il counseling può inserirsi come elemento facilitante il dialogo tra la struttura e il dipendente. In teoria non esiste un campo di attività specifico per il counseling. Ogni tipo di contesto è adatto a svolgere il ruolo di chi, come il counselor, favorisce lo sviluppo e l’utilizzazione delle potenzialità già insite nel cliente, aiutandolo a superare quei problemi che gli impediscono di esprimersi pienamente e liberamente nel mondo.

Il Counselling di coppia

Una coppia non è la semplice somma di due individui. E’ un sistema formato da tre elementi: l’IO il TU e il NOI. Il Noi è il sistema relazionale maggiormente complesso nel quale e dal quale emergono emozioni, conflitti, collusioni, gioie e unicità che a volte avvicinano e a volte allontanano attraversando crisi più o meno dolorose. Il malessere della coppia si può manifestare con atteggiamenti di crescente disinteresse verso l’altro e apatia (anche sessuale) ma anche con conflitti e litigi più o meno aspri o violenti. Il senso di frustrazione che ne deriva determina un progressivo deterioramento del rapporto di coppia. La comunicazione perde il suo ruolo fondamentale e l’incomprensione si insinua tra i due partner. L’insoddisfazione può provenire da se stessi o dal partner. Quando la coppia si trova in una situazione di crisi profonda in cui la comunicazione non è più possibile (perché assente o perché degenera costantemente in litigio) per la coppia può essere difficile uscirne da sola. Infatti, soprattutto in una situazione estremamente conflittuale, il sistema coppia (anche se disfunzionante) tende all’omeostasi, cioè tende a conservare la situazione per quella che è. Inoltre se entrambi i partner sono troppo coinvolti emotivamente non riescono più ad analizzare la loro situazione con il necessario distacco. L’unico modo per uscire la questa situazione è l’introduzione di un elemento estraneo ( il counsellor esperto in mediazione dei conflitti di coppia) , che riesca a sostenere i partner durante il riconoscimento della loro modalità conflittuale e nella capacità di assumersi la responsabilità ed il rischio di una nuova progettualità che possa essere di coppia o non, che riesca, soprattutto a ristabilire una nuova modalità comunicativa tra gli attori della coppia. Il counselling di coppia è un percorso di tipo relazionale che permette alla coppia, al NOI, di raggiungere una nuova stabilità all’interno del proprio sistema. Il nuovo assetto che assumerà la coppia è il risultato dell’obbiettivo che la coppia si prefigge di raggiungere. In altre parole la coppia si serve dell’aiuto del counsellor per decidere quali sono le questioni da discutere, i problemi da risolvere ed il tipo di lavoro terapeutico da intraprendere. Il counseling di coppia non mira a mantenere unita la coppia, il ripristino di una comunicazione costruttiva che aiuti i componenti del nucleo familiare a centrarsi sulla relazione e relativi contenuti.
Il conselling di coppia può essere svolto secondo processi di aiuto che vedono i due membri della coppia fare percorsi:
- Individuali con due counsellor separatamente. Questo approccio è orientato in senso individuale con l’obbiettivo di rafforzare le capacità di adattamento di ciascun membro alla coppia.
- Di coppia congiunto è la tecnica più frequentemente usata e prevede il trattamento congiunto di entrambi i membri da parte di un unico psicologo. In entrambi i casi il trattamento prevede sedute settimanali della durata di circa 50-60 min e non è possibile stabilirne a priori la durata.

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